Il patrimonio di vigilanza delle SIM ne esprime l’adeguatezza patrimoniale in funzione dei rischi che esse devono affrontare, anche nell’ambito del sistema di autovalutazione ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process). Le informazioni desumibili dal processo interno di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica possono costituire una preziosa fonte informativa per la stima del valore di mercato delle SIM, in via complementare con altri parametri interni ed esterni. E lo stesso valore di mercato può sinergicamente contribuire a meglio stimare l’adeguatezza del patrimonio di vigilanza. Se il patrimonio di vigilanza è il naturale punto di partenza per la stima dei metodi patrimoniali di valutazione degli intermediari bancari o finanziari, le considerazioni sulla sua tutela prospettica, in funzione anche della matrice dei rischi (di credito, di mercato, operativi, strategici, di reputazione, di concentrazione, liquidità …) tipici delle SIM rappresentano una preziosa fonte informativa anche per metodi di valutazione alternativi o complementari, fondati sui flussi reddituali o finanziari o su parametri di mercato. Le informazioni prospettiche, da valutare anche con parametri di revisione come l’ISAE 3400, rientrano in senso lato nell’ambito dei piani strategici, industriali e finanziari richiamati dall’art. 2381 c.c., contribuendo a focalizzare il modello di business delle SIM, e risentono dei fattori di rischio da riportare in relazione sulla gestione, ai sensi dell’art. 2428 c.c. Utili accostamenti analogici possono essere fatti con i prospetti informativi delle società che si quotano o ancora con i piani economico-finanziari redatti in diverse fattispecie (dai leveraged buyout fino ai piani attestati per le crisi d’impresa). Una possibile sintesi tra diversi metodi di valutazione può trovare una rappresentazione nel sistema di valutazione integrato patrimoniale, economico, finanziario e di mercato, applicabile – con specifici adattamenti – anche alla peculiare natura delle SIM.