Category: Diritto societario

Il danno da contraffazione, tra nesso giuridico causale e teoria dei network

Il presente contributo combina in modo innovativo principi di causalità legale con modelli matematici della teoria dei network, in cui i nodi rappresentano gli agenti (contraffattore, titolare, clienti, etc.), tra loro collegati da connessioni causali.

IL MODELLO 231 NELLE SOCIETÀ DI CALCIO PROFESSIONISTICHE E IL REATO DI FRODE IN COMPETIZIONI SPORTIVE

Le previsioni del d.lgs. 231/2001 si applicano, a tutti gli effetti, anche alle società calcistiche, le quali, in virtù delle disposizioni endo-federali, sono obbligate ad adottare modelli di gestione e controllo (impostati sulle linee guida dettate dal Consiglio Federale FIGC) nonché a nominare di un Organismo di vigilanza. I suddetti modelli − improntati altresì al rispetto dei principi di lealtà, probità e correttezza – dovranno in ogni caso integrare le previsioni del d.lgs. 231/2001 con le norme di diritto sportivo, per prevenire non solo i reati presupposto − elencati nel citato decreto − ma anche gli illeciti sportivi espressamente previsti nelle norme di giustizia sportiva.

https://www.researchgate.net/publication/341900825_IL_MODELLO_231_NELLE_SOCIETA_DI_CALCIO_PROFESSIONISTICHE_E_IL_REATO_DI_FRODE_IN_COMPETIZIONI_SPORTIVE

La valutazione economica del diritto d’autore (copyright)

Al titolare del diritto d’autore, la l. n. 633/1941 riconosce il diritto morale ed i diritti di utilizzazione dell’opera (o diritti patrimoniali), che in questo studio sono oggetto di valutazione economica. I dati contabili, laddove disponibili, costituiscono una preziosa fonte informativa per la valutazione. Il risarcimento del danno causato all’autore è fondato sul criterio del giusto prezzo del consenso e della royalty ragionevole, tenendo conto della reversione degli utili del contraffattore e della perdita di fatturato. L’evoluzione tecnologica digitale apre a scenari di elevata scalabilità della riproducibilità delle opere, da considerare anche nell’ambito della direttiva sul copyright.

Ipotesi in cui si rende necessaria la redazione di una situazione patrimoniale infrannuale

La normativa civilistica prevede alcuni casi in cui si richiede la predisposizione di bilanci straordinari. La Massima n. 25 del Consiglio Notarile della Campania indica altre ipotesi, relative a delibere assembleari concernenti il capitale sociale, in cui si rende necessaria la predisposizione di una situazione patrimoniale infrannuale. I criteri per la predisposizione dei bilanci straordinari sono indicati dai principi contabili nazionali e internazionali. La revoca dello stato di liquidazione e l’informativa semestrale (di cui all’art. 2381 c.c.) costituiscono ulteriori esempi in cui potrebbe rendersi necessaria la predisposizione di un bilancio intermedio.

 

LA CESSIONE AGEVOLATA DI BENI AI SOCI IN ALTERNATIVA ALL’ASSEGNAZIONE

La cessione agevolata di beni ai soci, reintrodotta dalla Legge di Stabilità 2016, può consentire di superare alcune problematiche correlate all’assegnazione (come, ad esempio, la non proporzionalità dell’estromissione, l’assenza di riserve disponibili, etc.). L’operazione deve essere perfezionata entro il 30 settembre 2016, mentre l’eventuale imposta sostitutiva (per il 60% del suo ammontare) deve essere versata dalla società entro il 30 novembre 2016. I primi chiarimenti in materia sono contenuti nella Circ. Min. n. 26/E del 1° giugno 2016.7

ROL E (IN)DEDUCIBILITÀ DEGLI INTERESSI PASSIVI: UN’IMPOSIZIONE PROCICLICAMENTE RECESSIVA

Le norme restrittive in tema di deducibilità degli interessi passivi comportano particolari problematiche nell’attuale contesto congiunturale recessivo, interagendo con diverse problematiche, a cominciare dal credit crunch, e ingenerando effetti perversi, non sempre percepiti in tutta la loro gravità. Per le imprese più fragili, fiaccate da anni molto difficili, l’asticella della deducibilità degli interessi passivi è fissata troppo in alto, con un impatto pro ciclico che aggrava la spirale negativa, senza alcun impatto apprezzabile sul gettito e anzi con l’effetto di contribuire alla scomparsa di soggetti passivi. L’impatto fiscale dell’indeducibilità degli interessi passivi interagisce anche con la crescita dello spread dei finanziamenti, cui si accompagna un irrigidimento della struttura finanziaria delle imprese. Se la normativa sull’indeducibilità degli interessi che eccedono il 30 % del ROL ha un impatto formalmente solo sul conto economico, coerentemente con la determinazione della base imponibile, essa in realtà trae le sue origini anche dallo stock di debito accumulato nel passivo di stato patrimoniale, di cui gli interessi passivi rappresentano la remunerazione. Ne deriva pertanto una contiguità con le abrogate norme in tema di thin capitalization, miranti a contrastare la sottocapitalizzazione e il conseguente elevato leverage. L’irrigidimento della struttura finanziaria delle imprese non performanti e indebitate, assoggettate alla normativa sul ROL, deriva non solo da una crescita quantitativa degli oneri finanziari, connessi ad un indebitamento cresciuto e unitariamente più oneroso, ma anche dai mutamenti, spesso surrettizi e impercettibili, della sua composizione qualitativa, in cui diminuisce la parte variabile (tasso Euribor base) e cresce, più che proporzionalmente, lo spread fisso. La difficoltà delle imprese finanziariamente poco strutturate a porre in essere strategie di immunizzazione finanziaria nell’ambito di applicazione di modelli di asset & liability management, rappresenta un’ulteriore criticità, che si rinsalda con le restrizioni fiscali, creando un effetto perverso, forse involontario ma non per questo meno pernicioso. Una lungimirante pianificazione fiscale dovrebbe ispirarsi alla sopravvivenza del “cliente – contribuente”, anche attraverso una sterilizzazione di queste normative, quanto meno in periodo di crisi, seguendo l’esempio dell’ammorbidimento di studi di settore che la congiuntura di settore ha reso pervicacemente insostenibili.

La relazione semestrale delle società per azioni e i piani strategici, industriali e finanziari ex art. 2381 c.c.: un caso pratico

Le informazioni sull’andamento e sulle prospettive della società rivestono un ruolo sempre più importante nel rispondere alle aspettative degli stakeholders (anzitutto i nuovi soci e le banche, ma anche i dipendenti, i clienti e fornitori …). L’art. 2381 c.c., obbligatoriamente applicabile alle S.p.a., impone agli organi delegati di fornire un’adeguata informativa in tal senso.

Recesso del socio di S.p.a. e comunicazione del valore di liquidazione delle azioni ex art. 2437-ter, 5° comma, c.c.,

© 2024 prof. Roberto Moro Visconti

partita IVA 11532180152Up ↑

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi