Essendo il valore “normale” basato su comparazioni con beni e servizi similari, emergono non pochi problemi – fino a sconfinare nel paradosso – quando si tenta di applicarlo alle cessioni di marchi o brevetti. Infatti i marchi sono registrabili e le invenzioni brevettabili se ed in quanto unici e quindi tutto fuorché “normali”: il loro valore deriva dall’originalità ed esclusività, che ostacolano i confronti. Di ciò si sono accorti gli IAS, che non consentono, per marchi e brevetti, una stima del fair value, parente prossimo del valore normale.

https://www.researchgate.net/publication/340050886_TRANSFER_PRICING_E_VALORE_NORMALE_DEI_MARCHI_E_BREVETTI